Croissant Francesi Fatti in Casa

Benvenuti! Oggi prepareremo insieme i croissant Francesi fatti in casa, dei dolci classici e irresistibili. 

Vi consiglio di vedere anche gli articoli che ho fatto sui vari tipi di lievito per approfondire l’argomento.

Lievitazione mista (cliccare QUI), Lievito naturale (cliccare QUI) Lievito liquido Li.co.li (cliccare QUI

croissant

Ingredienti per l’Impasto:

  • 400 g di farina Manitoba
  • 100 g di farina 00
  • 50 g di burro
  • 15 g di lievito di birra
  • 250 ml di acqua
  • 50 ml di latte
  • 60 g di zucchero
  • 10 g di sale
  • Aromi (1/2 bacca di vaniglia o essenza di vaniglia)

    Procedimento

    1. Preparazione dell’Impasto
      Iniziare mettendo in planetaria le farine, il burro a temperatura ambiente e il lievito. Aggiungere l’acqua e mescolare con il gancio. Dopo un minuto, incorpora metà del latte e lo zucchero, quindi aggiungi l’altra metà del latte e il sale. Impasta fino a ottenere un composto omogeneo.
    2. Lievitazione
      Formare un panetto e metterlo in un recipiente spolverato di farina. Copri con pellicola e lascia lievitare in frigorifero fino al giorno dopo, oppure a temperatura ambiente per 2-3 ore fino al raddoppio.
    3. Pieghe e Sfogliatura
      Una volta lievitato, stendereee l’impasto e preparare il burro per la sfogliatura. Usa un trucco chiamato “burro in camicia” per facilitare la lavorazione. Eseguire tre pieghe semplici, lasciando riposare l’impasto per 10 minuti tra una piega e l’altra.
      Formazione dei Croissant
      Stendere l’impasto fino a uno spessore di 3-4 mm. Taglia in triangoli e arrotola partendo dalla base. 
    4. Lievitazione Finale
      Disporre i croissant su una teglia e lasciali lievitare nel forno spento fino al raddoppio. Questo può richiedere diverse ore, a seconda della temperatura ambiente.
    5. Cottura
      Preriscaldare il forno a 180°C e cuoci i croissant per circa 20 minuti. Se desideri, spennella con uovo sbattuto prima di infornare per una doratura extra.

      Consigli Utili

      • Congelamento: Puoi congelare i croissant non cotti e usarli all’occorrenza.
      • Varianti: Provare a farcire i croissant con crema pasticcera o marmellata per un tocco in più.

        La storia del croissant: tra leggenda, diplomazia e pasticceria

        Il croissant, simbolo della colazione francese, ha radici che affondano ben oltre i confini della Francia. La sua storia è una fusione di leggenda, migrazioni culturali e innovazioni culinarie che attraversano i secoli.

         Una mezzaluna contro l’invasione

        La narrazione più affascinante — sebbene più leggendaria che documentata — nasce a Vienna nel 1683, durante l’assedio dell’Impero Ottomano. Secondo il racconto popolare, i fornai viennesi, lavorando nelle ore notturne, avrebbero scoperto i movimenti sotterranei dei turchi intenti a scavare tunnel per entrare in città. Grazie al loro allarme, l’assalto fu sventato. Per celebrare la vittoria, i panettieri crearono un dolce a forma di mezzaluna, simbolo ottomano, da “mangiare in segno di trionfo”.

        Questa mezzaluna dolce fu l’antenato del croissant: un kipferl a base di burro o strutto, dalla consistenza più compatta rispetto a quella sfogliata che conosciamo oggi.

         Da Vienna a Versailles: il viaggio della regina

        Il salto da Vienna a Parigi avvenne nel XVIII secolo, quando Maria Antonietta, figlia dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, sposò il futuro re Luigi XVI. Portò con sé usanze viennesi, tra cui anche il piacere per i dolci. Si racconta che fosse particolarmente affezionata al kipferl, contribuendo alla sua diffusione nei salotti aristocratici francesi.

        Ma il dolce non era ancora il croissant. Era solo il seme.

         La metamorfosi in Francia

        Il vero punto di svolta arrivò nel XIX secolo, quando Parigi iniziò ad accogliere influenze culinarie da tutta Europa. Un fornaio austriaco, August Zang, aprì una “Boulangerie Viennoise” a Parigi, dove introdusse il kipferl viennese. I panettieri francesi ne furono affascinati, ma come spesso accade in Francia, vollero metterci il loro tocco.

        Fu così che l’impasto venne trasformato: al posto di quello compatto viennese, si usò la pasta sfoglia lievitata al burro, già nota nella pasticceria francese. Il risultato? Una sfoglia leggera, burrosa, stratificata, che si scioglieva in bocca. Era nato il croissant moderno.

         Il simbolo di una nazione

        Nel tempo, il croissant divenne parte della vita quotidiana francese. Non più solo pasticceria per ricchi, ma colazione popolare: semplice, profumato, spesso gustato con un caffè o una spremuta d’arancia.

        Oggi il croissant esiste in molte varianti: classico, farcito, salato, al cioccolato, e persino vegano. Ma ovunque vada, conserva il fascino della sua storia: un dolce nato dalla guerra, cresciuto tra le corti europee e raffinato dai fornai parigini, fino a diventare l’icona che è oggi.

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