Ricetta del babà

Parliamo della ricetta del babà napoletano, una vera icona della pasticceria campana che conquista tutti con il suo sapore unico e la sua consistenza inconfondibile. Se pensi che prepararlo in casa sia difficile, ripensaci! Con questa ricetta, passo dopo passo, potrai portare un pezzo di Napoli direttamente sulla tua tavola e stupire amici e parenti. Preparare una ricetta del babà perfetto è più semplice di quanto credi, e il risultato sarà incredibilmente gratificante. Non solo un dolce, ma un’esperienza sensoriale che ti trasporterà nelle vie assolate di Napoli. Imparare a fare il babà significa padroneggiare una delle gemme della cucina italiana.

Ricetta del babà

Ricetta del Babà 

Per iniziare, procurare tutti gli ingredienti freschi e di qualità è fondamentale. La preparazione del babà richiede pazienza, ma ogni minuto sarà ripagato dal profumo che inonderà la tua cucina. Segui attentamente ogni passaggio per un risultato garantito.

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Ingredienti:

Per l’impasto:

  • Farina manitoba (o farina forte): 300 grammi
  • Uova medie: 4 intere + 1 tuorlo
  • Lievito di birra fresco: 12 grammi
  • Zucchero: 30 grammi
  • Burro morbido: 100 grammi
  • Sale fino: 4 grammi

Per lo sciroppo al rum:

  • Acqua: 500 ml
  • Zucchero: 300 grammi
  • Rum scuro: 150 ml (o a piacere, anche di più per un babà più “briaco”)
  • Scorza di arancia e/o limone: 1 pezzo (facoltativo, per profumare)

Per la guarnizione (facoltativo):

  • Panna montata
  • Frutta fresca (fragole, amarene sciroppate)
  • Confettura di albicocche (per lucidare)

Dolci di successo

Strumenti Necessari:

  • Planetaria con gancio (o una ciotola grande e tanta forza per impastare a mano)
  • Stampo per babà (a ciambella o monoporzione)
  • Pentolino per lo sciroppo
  • Griglia per scolare

Preparare il Babà: I Passaggi Fondamentali:

  1. Attivare il Lievito: In una ciotola piccola, sciogliere il lievito di birra con un cucchiaino di zucchero e un po’ di acqua tiepida (presa dai 500 ml dello sciroppo, se si decide di fare lo sciroppo subito dopo, altrimenti usare acqua a temperatura ambiente). Lasciare riposare per 10 minuti, fino a quando non si forma una leggera schiuma in superficie. Questo passaggio è cruciale per la lievitazione del babà.
  2. Impastare gli Ingredienti Secchi e Liquidi: Nella ciotola della planetaria (o in una ciotola grande), versare la farina e lo zucchero rimanente. Iniziare a mescolare a bassa velocità. Aggiungere gradualmente le uova intere, una alla volta, assicurandosi che ogni uovo sia ben incorporato prima di aggiungere il successivo. L’impasto risulterà molto morbido e appiccicoso all’inizio, ma non preoccuparsi. Aggiungere il tuorlo.
  3. Incorporare il Lievito e il Sale: Unire il lievito attivato all’impasto e continuare a lavorare. Quando l’impasto inizia a prendere consistenza, aggiungere il sale. Continuare a impastare fino a quando l’impasto non si stacca dalle pareti della ciotola e diventa liscio ed elastico. Questo passaggio può richiedere circa 15-20 minuti con la planetaria.
  4. Aggiungere il Burro Morbido: Incorporare il burro morbido, un pezzetto alla volta, continuando a impastare. È importante che il burro sia a temperatura ambiente per essere assorbito al meglio. Continuare a lavorare l’impasto fino a quando non sarà completamente omogeneo, liscio, lucido e si staccherà di nuovo dalle pareti. È l’ultima fase della formazione dell’impasto.
  5. Prima Lievitazione (Puntata): Trasferire l’impasto in una ciotola leggermente imburrata, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare in un luogo caldo e senza correnti d’aria (ad esempio, il forno spento con la luce accesa) per circa 1-2 ore, o fino a quando non avrà raddoppiato il suo volume. La lievitazione del babà è fondamentale per la sua sofficità.
  6. Preparare lo Stampo: Imburrare e infarinare lo stampo per babà scelto (se usi uno stampo in silicone, non sarà necessario infarinare).
  7. Sgonfiare e Formare il Babà: Una volta lievitato, sgonfiare delicatamente l’impasto con le mani e trasferirlo nello stampo. Non compattarlo troppo, deve riempire lo stampo per circa due terzi della sua altezza.
  8. Seconda Lievitazione (Appretto): Coprire nuovamente lo stampo con pellicola e lasciare lievitare ancora in un luogo caldo per altri 45-60 minuti, o fino a quando l’impasto non avrà raggiunto il bordo dello stampo o lo avrà superato leggermente.
  9. Cuocere il Babà: Preriscaldare il forno a 180°C (statico). Infornare il babà e cuocere per circa 25-35 minuti, o fino a quando non sarà ben dorato in superficie e, picchiettando sul fondo, suonerà vuoto. Se si scurisce troppo, coprire con un foglio di alluminio.
  10. Sfornare e Raffreddare: Sfornare il babà e, dopo pochi minuti, capovolgerlo su una griglia per farlo raffreddare completamente. È importante che sia freddo prima di inzupparlo, per evitare che si sfaldi

Preparare lo Sciroppo al Rum

Mentre il babà raffredda, dedicarsi allo sciroppo. Questo è il passaggio che conferisce al babà la sua caratteristica umidità e il suo inconfondibile aroma.

  1. Far Bollire Acqua e Zucchero: In un pentolino, unire l’acqua e lo zucchero. Portare a ebollizione mescolando, fino a quando lo zucchero non si sarà completamente sciolto. Se si desidera, aggiungere la scorza di arancia o limone per un profumo più intenso.
  2. Aggiungere il Rum: Togliere dal fuoco e lasciare intiepidire leggermente. Aggiungere il rum. La quantità di rum è a gusto personale, ma per un babà napoletano autentico, non lesinare!

 

Inzuppare il Babà

Una volta che il babà sarà completamente freddo e lo sciroppo tiepido, procedere all’inzuppatura.

  1. Immergere il Babà: Immergere il babà, ancora sulla griglia, nello sciroppo tiepido. Si può usare una ciotola grande o un piatto fondo. Capovolgere il babà e lasciarlo assorbire lo sciroppo da tutti i lati, premendolo delicatamente di tanto in tanto. Lasciare inzuppare per almeno 15-20 minuti, o fino a quando non risulterà ben imbevuto e pesante. Se si utilizza uno stampo a ciambella, si può anche versare lo sciroppo lentamente sopra il babà, ripetendo l’operazione più volte.
  2. Scolare l’Eccesso: Togliere il babà dallo sciroppo e rimetterlo sulla griglia posta sopra una teglia, per far scolare l’eccesso di liquido. Lasciare riposare per almeno 30 minuti.

 

Guarnire e Servire il Babà:

Per una presentazione perfetta:

  1. Lucidare (Facoltativo): Se si desidera, scaldare leggermente della confettura di albicocche con un cucchiaio d’acqua e spennellare la superficie del babà per lucidarlo.
  2. Servire: Servire il babà napoletano così com’è, oppure accompagnarlo con ciuffi di panna montata, frutta fresca o amarene sciroppate.

Per capire meglio la parte pratica su come formare, lievitare,cuocere e bagnare i babà, vedere il video.

 

 

La Storia Affascinante del Babà: Un Viaggio Reale dall’Europa all’Italia

La storia del babà è affascinante e ricca di colpi di scena, un vero viaggio attraverso le corti reali d’Europa fino ad arrivare a Napoli, dove ha trovato la sua massima espressione e riconoscimento.

Contrariamente a quanto si possa pensare, il babà non è nato a Napoli. Le sue origini si fanno risalire alla Polonia del XVIII secolo, alla corte del re Stanislao Leszczyński, duca di Lorena e suocero di Luigi XV di Francia. Si narra che il re, amante della buona cucina ma privo di denti, trovasse troppo asciutto il kugelhopf, un dolce tipico della sua terra d’origine (una sorta di panettone alsaziano). Per renderlo più morbido e gustoso, ebbe l’idea di inzupparlo nel liquore, forse del Madeira o un distillato locale. Il nome “babà” deriverebbe, secondo la leggenda, da “Ali Babà”, il personaggio delle “Mille e una notte”, una storia che il re Stanislao amava leggere.

Da qui, il dolce si diffuse in Francia, grazie alla figlia di Stanislao, Maria Leszczyńska, che lo portò alla corte di Versailles. Qui, il babà fu perfezionato dai pasticceri francesi, che introdussero l’uso del rum per l’inzuppatura e gli diedero la caratteristica forma a fungo o a ciambella. Nacque così il “baba au rhum”.

Ma come è arrivato a Napoli? Fu grazie ai “Monsieur”, pasticceri francesi che lavoravano alla corte dei Borbone nel Regno di Napoli, intorno al XIX secolo. Essi portarono con sé le ricette e le tecniche della pasticceria francese, incluso il baba au rhum. A Napoli, il babà trovò un terreno fertile, venendo adottato e adattato al gusto locale. I pasticceri napoletani lo resero ancora più soffice, più inzuppato e, soprattutto, gli diedero quella nota di generosità e solarità che lo ha reso un simbolo della città.

Oggi il babà napoletano è riconosciuto e amato in tutto il mondo, un vero ambasciatore della cultura gastronomica partenopea. La sua storia è un esempio perfetto di come le tradizioni culinarie possano viaggiare, evolversi e arricchirsi, trovando in ogni luogo una nuova identità e un nuovo apprezzamento.

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